(Filippo Pavesi) La Hoka, fondata da Jean Luc Diard e Nicolas Mermoud, è l’azienda che maggiormente ha influenzato la recente evoluzione dell’intero mondo del running, arrivando in una dozzina di anni a cogliere il più rapido successo nella storia delle calzature sportive. Grazie alle superiori caratteristiche protettive, le maxi scarpe Hoka hanno permesso a milioni di runner di tutto il mondo di ridurre la sensazione di fatica. Nate sui sentieri del trail, le Hoka si sono presto affermate anche nel triathlon e poi nella corsa su strada, che resta il maggiore mercato globale e oggi guidano stabilmente le classifiche di vendita. Ho avuto l’opportunità di provare le Tecton X (listino 210 euro), nuove scarpe innovative, al top della gamma Hoka per il trail.
Hoka One One Tecton X
La suola ha dimensioni generose, con ampia base di appoggio e uno spessore totale di 27 mm sotto i metatarsi e 37 mm sotto al calcagno.
La suola Vibram Megagrip, con 66 tacchetti trapezoidali da 4 mm stampati su un sottile fondo Litebase, ha una notevole superficie di contatto, con ampie finestrature di alleggerimento.
Sulla taglia 12,5 US, da me provata, ho rilevato un peso di soli 290 g (con 240 g dichiarati per la taglia campione 9 US).
L’intersuola è a doppio strato con una robusta base in EVA iniettato e uno strato superiore ProFly a bassa portanza. Fra i due componenti è inserito, sull’intera lunghezza, un originale plate in fibra di carbonio, sdoppiato in due elementi bilaterali indipendenti, stampati con una marcata inarcatura posta a sostenere l’arco plantare.
La tomaia, che è in maglia Jacquard, con allacciatura a 10 fori e 4 passanti, separati da ampi intagli, utili a sposare ogni forma, incorpora un contrafforte elastico intorno al calcagno e un morbido colletto elasticizzato in Lycra ed Eva.
La linguetta, in Eva traforato, si estende fino in punta, dove si integra ad un polmone estensibile, giàcollaudato sualtreHoka, che è un inserto capace di adattarsi al possibile rigonfiamento dell’avanpiede dopo svariate ore di corsa. Sui lati la linguetta è stabilizzata da manicotti in sottile maglia elastica traforata, mentre termina con un bordo anti-abrasione in microfibra scamosciata.
Un leggero paraurti gommato protegge la punta.
Hoka One One Tecton X: la mia prova
Calzando le Tecton X si nota subito l’ottima calzata, con un avvolgimento perfetto in ogni punto e il giusto spazio all’avanpiede e davanti alle dita. La forma azzeccata la rende adatta ad una grossa pluralità di piedi, al livello delle migliori scarpe di oggi.
Poi, a dispetto delle dimensioni importanti, si apprezza l’eccezionale leggerezza, dato che ciascuna scarpa risulta pesare 80 – 120 grammi in meno di alcuni modelli paragonabili.
Le ho messe alla prova correndo su terreni asciutti e bagnati, in salita, discesa e in piano, su sentieri di ogni tipo, rocce, erba e sterrati, oltre a qualche tratto asfaltato, ed ho potuto apprezzarle parecchio in ogni situazione.
La nuova concezione di suola e intersuola, con plate in carbonio a due binari indipendenti, determina un comportamento eccezionalmente agile, stabile e sicuro, con una buona adattabilità al terreno, abbinato a un grande confort e un’eccellente protezione che comprende valida ammortizzazione e ottima trazione, perfetta protezione dalle asperità e, soprattutto, un’ottima base di spinta. Sono scarpe che infondono sicurezza e aiutano nella spinta anche nei traversi più tediosi o nelle condizioni più impegnative, mentre -inaspettatamente- ho trovato ottimo anche il comportamento sull’asfalto, dove hanno mostrato prestazioni vicine a quelle dei migliori modelli specifici. Anche qui la risposta elastica è risultata ottima, con una piacevole tendenza a migliorare quanto più si accelera.
La suola Vibram Megagrip ha mostrato un’eccellente tenuta su ogni terreno, anche bagnato, grazie all’ottima mescola (probabilmente la migliore in assoluto) e al disegno funzionale, con molta gomma che tocca terra, nonostante la leggerezza, mentre i tacchetti ben spaziati scaricano bene i detriti. D’altro canto, va detto che questa suola non è concepita per l’uso nel fango più profondo. Pregevole anche la capacità di non inchiodare, stridendo ad ogni impatto, su fondi duri com’è l’asfalto, come -invece- fanno quasi tutte le altre scarpe da trail.
Impressionano, in particolare, anche la grande cura ed attenzione dedicate anche ai più piccoli dettagli: al centro della cucitura a Strobel non c’è soletta di montaggio, poiché l’incollaggio dell’intersuola è raggiunto grazie ad una fascia perimetrale di 12 mm, che consente al sottopiede estraibile di appoggiare direttamente sul morbido Profly.
Dulcis in fundo, grazie all’ottimo mix di leggerezza e prestazioni, potrà capitare di sentirsi più riposati rispetto a quando si corre con altre scarpe.
Hoka One One Tecton X in sintesi
Credo che le Hoka One One Tecton X siano le scarpe da trail più performanti ed evolute di oggi e tra le migliori di sempre.
Sono scarpe azzeccatissime, che combinano le pregevoli caratteristiche che hanno decretato il successo globale della Hoka con un buon disegno, la migliore tecnologia ed i migliori materiali.
Hanno un rapporto peso-prestazioni da record, un’invidiabile efficienza e un’eccellente polivalenza, un grande confort e un’eccellente protezione e risultano adatte ad una notevole molteplicità di runner, usi e terreni.
Come altre fra le migliori scarpe oggi sul mercato non costano poco, ma, a mio avviso, valgono ogni singolo Euro, ripagando bene dall’investimento.