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Ultraboost 22: il sostegno adidas alle donne runner

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(Filippo Pavesi) Progettate per il piede femminile, le nuove adidas Ultraboost 22 sono state concepite da uno staff tutto femminile. Analizzati i dati delle scansioni dei piedi di 1,2 milioni di donne runner e gli studi sulle differenze di struttura ossea tra i due generi. Il nuovo modello ci è stato presentato e spiegato nel corso di un’intervista esclusiva con Nora Wilimzig, senior product manager di adidas Running

Nel corso di un’esclusiva intervista, Nora Wilimzig, senior product manager di adidas Running, ci ha spiegato: «Abbiamo creato la adidas Ultraboost 22 rivedendo da un’ottica femminile l’intera progettazione delle scarpe da running. Le Ultraboost 22 sono nate per sostenere la nostra community di donne runner fornendo loro la migliore scarpa possibile. Le abbiamo progettate a partire da dati specifici delle donne, per fornire a tutte le runner una scarpa capace di garantire il massimo comfort. Un team di designer e sviluppatrici adidas, tutto al femminile, ha lavorato in sinergia con i collaudatori e con la community adidas running per l’ultima versione delle Ultraboost. Questo modello ha rappresentato l’avanguardia del running fin dalla prima comparsa sul mercato, nel 2015, e ora le Ultraboost 22 si caratterizzano per l’impiego di eccellenti tecnologie, con grande ritorno di energia, un design raffinato e la capacità di garantire appunto il massimo comfort.»

adidas Ultraboost 22 disegnata sul piede femminile 

«Attingendo a dati anatomici specifici delle donne – ha proseguito Nora Wilimzig –, utilizzando un database contenente 1,2 milioni di scansioni di piedi, il nostro team ha identificato le differenze chiave tra l’altezza del collo del piede, l’anatomia del tallone e le caratteristiche biomeccaniche della corsa femminile, per poi ridisegnare e perfezionare l’ultima Ultraboost. Abbiamo quindi sviluppato una nuova “forma” (cioè un modello in plastica del piede, su cui si assemblano le scarpe, nda) scolpita con una sede per il tallone più stretta, uno specifico profilo dell’avampiede e un collo più basso e magro.» 

adidas Ultraboost 22: suole specifiche per le donne 

Per via del maggiore “angolo Q” della tibia (dovuto alla forma del bacino più ampia rispetto a quella dell’uomo), durante la corsa le donne compiono un maggior movimento di pronazione rispetto agli uomini. Pertanto necessitano di scarpe più stabili, ragione per cui adidas ha equipaggiato le Ultraboost 22 da donna con suole specifiche. Le suole comprendono aree più spesse e chiuse nella zona mediale, che danno un sostegno più rigido, oltre a finestre più ampie nell’area di primo impatto sotto il tallone, che invece determinano un primo contatto al suolo ancora più soffice.

Per quanto riguarda la tomaia, costruita in Primeknit+, con filato contenente il 50% di Parley Ocean Plastic, è stata rivista e ottimizzata la differenziazione fra le zone elastiche e quelle più ferme. Contemporaneamente, sono state ridimensionate entrambe le strutture centrali di supporto (che incorporano le 3 strisce emblema del marchio) e sono state inserite nuove imbottiture, ancora più adattabili a ogni piede, ottimizzando così tenuta e confort.

Tutte le tecnologie delle adidas Ultraboost 22 

Boost – L’iconica intersuola in elastomero termoplastico Boost, in sinergia con il sistema LEP offre un ritorno di energia eccellente, il 4% in più rispetto alle Ultraboost 21.

LEP – l’adidas Linear Energy Push è un’evoluzione del sistema Torsion, che si estende anteriormente, aumentando la rigidità dell’avampiede, per una risposta immediata.

Continental La suola è in gomma Continental, con disegno Stretch-web, che contribuisce al ritorno elastico e garantisce aderenza su ogni superficie, con un’ottima durata.

Primeknit+ – La tomaia Primeknit+, con zone differenziate perfezionate per permette un perfetto adattamento a ogni piede, è realizzata con filato contenente il 50% di Parley Ocean Plastic, plastica riciclata raccolta nell’Oceano.

Calzata a misura di donna-runner 

La calzata si basa su una nuova forma concepita a partire da dati sull’anatomia femminile, con un tallone più stretto, un collo più basso e un’esclusiva curva del tallone che permette al tendine di Achille di muoversi liberamente.