(Filippo Pavesi) Ho provato a correre con le Nike Vaporfly Next% 2, concepite per potenziare la nostra funzionalità naturale. L’intersuola presenta una morbidezza eccezionale, che, abbinata al plate in carbonio, permette una corsa efficiente, economica e piacevole.
Dal 2017, la Nike è tornata alla ribalta del running tecnico mondiale, grazie al progetto Breaking 2, il primo tentativo di correre 42 km sotto le 2 ore, che Eliud Kipchoge ha sfiorato sulla pista di Monza, per poi riuscirci nel 2019, sull’asfalto di Vienna. Da allora, l’azienda di Beaverton (Oregon / USA) si è di nuovo focalizzata sulla mission originale (fare le migliori scarpe per gli atleti).
Accurata combinazione di materiali e forme
Ho provato a correre con le Nike Vaporfly Next% 2, ultima versione delle super-scarpe mutanti, espressamente concepite per potenziare la nostra funzionalità naturale, aiutando a volare verso i record. Queste super-scarpe hanno dimostrato di consentire un miglioramento delle prestazioni, che nella media dei runner raggiunge il 4%. La Nike ha centrato questo obiettivo in virtù di un’accurata combinazione di materiali e forme:
- intersuola in espanso super-elastico ZoomX (in Pebax).
- sottili plate in fibra di carbonio (materiale composito molto elastico, rigido e leggero),
- inseriti a sandwich fra due strati dell’intersuola, con forma curva, inarcata verso l’alto, sotto l’avanpiede, che poi risale avvicinandosi al mesopiede e al calcagno (similmente ad una forchetta vista di lato).
Le funzioni dei plate in fibra di carbonio
Lavorando in sinergia con l’intersuola, questi plate svolgono quattro distinte funzioni:
1 allungano la leva di spinta, limitando la flessione del piede, sostituita da un rotolamento, facilitato dall’accentuata curvatura verso l’alto.
2 supportano il piede, controllando la deformazione dell’intersuola e limitando l’affondamento
3 aumentano l’efficienza dell’intersuola, distribuendo l’energia dell’impatto, massimizzando accumulo e successiva restituzione di energia elastica
4 accumulano e restituiscono energia elastica al loro interno, lavorando come molle ad arco
Nike Vaporfly Next% 2: la prova su strada
Sulle scarpe a disposizione per questo test (12 US) ho misurato 30 mm sotto i metatarsi e 40 mm sotto il calcagno e un peso di 230, (per la taglia campione, 9 US, la Nike dichiara 198 g).
Suola ed intersuola hanno forma piuttosto stretta e rastremata, con una coda a punta aerodinamica, mentre l’avanpiede è più largo. Sotto il mesopiede, la suola è inarcata, senza toccare terra.
Il mio piede ha apprezzato la comodità e il sostegno forniti dalla tomaia, ben fasciante ed aerata, ma avrei preferito un po’ di imbottitura sotto l’allacciatura.
Quando si corre con le Nike Vaporfly Next% 2, nonostante una certa rumorosità la sensazione è quella di fluttuare in comodità e leggerezza, con una percezione del terreno molto ovattata.
Ammortizzazione al massimo livello
L’ammortizzazione è al massimo livello, mentre la suola, quasi liscia, decelera al meglio il primo impatto sul terreno, smorzando quindi anche le componenti di forza orizzontali.
D’altro canto, la stabilità posteriore è scarsa e il supporto fornito dal plate annegato nell’intersuola ZoomX risulta quasi impercettibile, ma poi ci si sente rapidamente cullati fino al punto di spinta, dove lo stacco da terra avviene senza quasi rendersene conto.
L’intersuola presenta una morbidezza eccezionale, probabilmente ha la minore portanza fra tutte le scarpe sul mercato; in altri test io avevo trovato questo materiale troppo morbido per il mio modo di correre (nelle Nike ZoomX Invincible Run, ad esempio). In queste Vaporfly Nex% 2, invece, in cui lo stesso materiale è abbinato al plate in carbonio, il comportamento d’insieme cambia radicalmente, diventando molto più efficiente, redditizio e piacevole.
A bassa velocità, la stabilità è molto scarsa, ma accelerando la situazione migliora, dando la sensazione che la morbida intersuola lavori meglio man mano che aumenta la sua compressione. Pur tenendo conto delle infinite variazioni possibili (dipendenti da caratteristiche e biomeccanica di individui diversi), direi che si possono apprezzare queste scarpe anche ad andature intorno ai 5’/km. Tuttavia, il loro comportamento migliora progressivamente con l’aumentare della velocità, per arrivare a dare il loro meglio ad andature inferiori ai 4’/km e avvicinandosi ai 3’/km.
Nike Vaporfly Next% 2: il nostro giudizio
Le Nike Air Zoom Vaporfly Next% 2 sono fra le più riuscite super-scarpe di oggi, molto preziose (249 euro il prezzo consigliato), super veloci e originali, adatte agli atleti desiderosi di abbattere i propri record, con biomeccanica efficiente e molto ben allenati. Sono scarpe molto leggere, reattive ed efficienti, ammortizzatissime e ottimamente aerate.
Sono scarpe valide per correre qualsiasi distanza, per runner di peso non eccessivo, con appoggio di diverso tipo (salvo gli iper-pronatori), con l’importante capacità di “risparmiare” le gambe di chi ci corre.
Nike Vaporfly Next% 2 ecco la mia valutazione:
La scheda
Nome: Nike Zoomx Vaporfly Next% 2
categoria Scarpe&Sport: running performanti maxi
Tomaia: realizzata senza cuciture, in mesh VaporWeave con inserti in mesh posizionati nei punti strategici e con protezione interna sulla punta.
Allacciatura: asimmetrica.
Intersuola: in schiuma Nike ZoomX con piastra in fibra di carbonio a tutta lunghezza. Differenziale 10 mm.
Suola: in gomma resistente all’abrasione nella parte anteriore.
consigliata: ad atleta con appoggio neutro.
Note del produttore: realizzate per competizioni dai 10 chilometri alla maratona.
misure: EUR da 38 a 49
peso: 198
prezzo: 249,99 euro